logo Fucina degli angeli



Fucina degli angeli
fondata da Egidio Costantini

testimonianze



Peggy Guggenheim

Per molti anni il livello di cattivo gusto in cui era caduto il vetro di Murano mi ha rattristata, mi dispiaceva che quest'arte nobile e antica fosse scesa così in basso.
Quindi fui felice quando Egidio Costantini venne da me e mi chiese di aiutarlo a creare degli oggetti di vetro tratti dai disegni di artisti contemporanei.
Un anno dopo, quando il progetto era divenuto realtà, John Russel scrisse su Vogue: <<In passato nessuno avrebbe osato dir male del vetro di Venezia.
Come le porcellane di Dresden, gli smalti di Limoges e le lame di Toledo, aveva una fama proverbiale, era il simbolo di ciò che si poteva avere di meglio.
Ma con il passar del tempo il virtuosismo degli artigiani del vetro divenne la causa della loro decadenza artistica: sciocche ingenuità e la schiavitù della produzione di massa rimpiazzarono l'estro creativo dei tempi antichi, e negli ultimi anni un solo uomo, Venini, creò dei vetri degni dell'antica tradizione.
Tolta quest'unica eccezione il vetro di Venezia era divenuto sinonimo di cattivo gusto come un tempo lo era stato di espressione artistica. Questa era la situazione, quindici anni fa, quando Egidio Costantini aprì la <<Fucina degli Angeli>>, con la convinzione che si potesse fare ancora qualcosa con l'abilità ereditaria dei vetrai veneziani.
Più precisamente, egli credeva fosse possibile creare una forma d'arte, a mezza strada tra la scultura e il vetro, e che questo mezzo di espressione artistica avrebbe invogliato i grandi artisti a servirsene.
Gia nel 1958 Jean Cocteau, grazie alla iniziativa di Costantini, aveva detto che Murano si era guadagnata un nome per qualcosa di diverso dalla robaccia anonima degli ultimi anni.
Quest’estate la <<Fucina degli Angeli>> ha dato una valida prova della sua consistenza presentando le opere di: Arp, Picasso, Braque, Ernst, Cocteau, Magnelli, Le Corbusier, Calder, Kokoschka, Yves Klein e Arman i quali hanno tutti acconsentito di esprimere la loro arte servendosi del vetro>>.

(Peggy Guggenheim, catalogo della mostra della Fucina degli Angeli presso la Galleria del Naviglio di Milano, 1964/65).

Quando, nel 1963, Egidio Costantini venne da me con i suoi problemi, io fui in grado con entusiasmo di aiutarlo.
La sua attività ha poi dimostrato di essere ancora migliore di quanto io mi aspettassi.
Egli è la sola persona in Venezia dal 18° secolo che produce vetri ornamentali veramente artistici.
Seguo il suo lavoro con grande interesse, e trovo che è in costante sviluppo.
Questo mi procura un grande piacere ed ogni suo successo mi rende felice.

(Peggy Guggenheim, catalogo della mostra della Fucina degli Angeli presso la Galleria d'Arte Martano di Torino, 1967/68).

° testimonianze

Testi a cura di Antonio Comelli.